Per i ragazzi con disturbo dello spettro autistico, l’inserimento nel mondo del lavoro è uno degli obiettivi principali per approdare all’età adulta. Il progetto BookBox promosso da Angsa Novara – Vercelli e Associazione per l’Autismo “Enrico Micheli” onlus (con il patrocinio del Comune di Novara, Provincia di Novara e Asl Novara) e sostenuto da Fondazione Comunità Novarese onlus, vuole favorire un percorso sperimentale di avviamento al lavoro dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico (a basso, medio e alto funzionamento), offrendo loro la possibilità di misurarsi con un’esperienza che in parte ricalca quella lavorativa, garantendo, al tempo stesso, un servizio al territorio.
BookBox è un progetto, nato da un’idea di Marilena Zacchini (educatrice professionale che svolge attività di formazione e supervisione nell’ambito dell’intervento psicoeducativo con persone con disturbo dello spettro autistico), avviato in via sperimentale a Firenze dall’associazione Autismo Firenze Onlus in collaborazione con l’Asl 10 di Firenze. Il progetto, successivamente, è stato avviato anche in altre città tra cui Valdarno, Cremona, Lanciano, Trento, Piacenza e Milano e ora sbarca a Novara.
Il progetto si propone di allestire una piccola libreria nelle sale d’attesa di luoghi frequentati da bambini, ragazzi e adulti (studi medici, palestre, bar, centri per l’estetica etc) la cui cura, aggiornamento periodico, raccolta libri nei punti raccolta e distribuzione di volumi e riviste sarà affidata a ragazzi autistici, accompagnati da educatori esperti.
Un nuovo modo per migliorare la qualità della vita di questi giovani speciali.
«La sfida dell’autismo – commenta la Presidente di Angsa Novara Vercelli Priscila Beyersdorf Pasino – continua a bussarci alla porta. Il nostro centro ormai rinomato per i trattamenti doveva dare una nuova svolta: riuscire ad inserire i nostri ragazzi nel mondo del lavoro. BookBox arriva proprio in questo momento. La bellezza di questo progetto è che oltre a impegnare tanto i ragazzi con basso funzionamento quanto quelli ad alto funzionamento li farà incontrare con la città fornendo, così, una bellissima opportunità alla gente di conoscere più da vicino il mondo dell’autismo e delle sue potenzialità».
Nel progetto di vita dei ragazzi autistici l’inserimento nel mondo del lavoro si pone come uno degli obiettivi principali per approdare all’età adulta, favorendo il consolidamento della propria identità, il rafforzamento dell’autostima, lo sviluppo di un’autonomia personale, l’indipendenza e l’inclusione sociale. L’inserimento in un contesto lavorativo rappresenta, inoltre, una meta importante non solo per il giovane, ma anche per la sua famiglia e la società intera.
«Abbiamo scelto, come Fondazione di sostenere il progetto BookBox – commenta il presidente della Fondazione Comunità Novarese Cesare Ponti – perché riteniamo svolga una funzione molto importante. Agevolare i ragazzi con disturbo dello spettro autistico ad inserirsi nella comunità, coinvolgerli in un’attività lavorativa e renderli responsabili di una serie di azioni è una modalità efficace per attivare rapporti positivi. Le librerie, posizionate nei vari luoghi, saranno un po’ il simbolo di un’idea, di un obiettivo e contemporaneamente un veicolo utile anche per i visitatori che non solo usufruiranno di un servizio ma potranno anche conoscere Angsa e le sue finalità».
Chi sceglierà di diventare un “punto Book Box” dovrà sottoscrivere un accordo tramite cui, dietro al versamento di una piccola quota di iscrizione annuale al servizio, saranno garantite la consegna della piccola libreria, la fornitura dei libri con revisione mensile dei titoli disponibili e il ritiro della libreria e dei libri al termine dell’accordo.
Fonte: TgNovara