La Cooperativa Animazione Valdocco è riconosciuta come un punto di riferimento per tutte le associazioni che si occupano di assistenza ai ragazzi autistici: presente a Torino ed in Piemonte da più di 40 anni, si è occupata inizialmente di animazione per poi diventare una cooperativa sociale, espandendosi nei territori di Liguria e Lombardia, fino a toccare una quota di partecipazione di quasi 1900 soci.
Sovvenzionata dall’ASL, la cooperativa si occupa della creazione di progetti territoriali dedicati ragazzi autistici tramite strutture ad hoc, tra cui un centro diurno dedicato a persone con disabilità ed una comunità che collabora direttamente con la città.
Il servizio si rivolge principalmente agli adulti, ma una parte viene riservata ai bambini tra i 6 e i 10 anni, offrendo una disponibilità importante di 18 educatori che lavorano su tutto il territorio.
Tra le attività che propongono per i ragazzi autistici c’è anche il Bookbox.
“La forza del progetto Bookbox nel nostro caso”, raccontano Luca Morino ed Alessandra Rovelli (coordinatori del progetto) “sta nella collaborazione: abbiamo stretto rapporti con parecchie realtà che condividono con noi il territorio, tra cui l’Associazione Idee Onlus legata al presidio sanitario San Camillo di Torino, che si occupa di ragazzi autistici, o la Cooperativa Arcobaleno che lavora sempre sul territorio. Organizziamo riunioni di coordinamento a cadenza regolare per aggiornarci sulle iniziative ed i progetti che abbiamo intenzione di organizzare. Ci sono alcuni progetti comuni, ma nella maggior parte dei casi abbiamo ampio margine di libertà creativa, ognuno di noi può agire indipendentemente dagli altri”.
Il focus del progetto Bookbox riguarda la possibilità di svolgere laboratori all’interno del centro in modo tale che i ragazzi acquisiscano sempre più abilità (per esempio la creazione di una mappa di luoghi dove consegnare i libri), così da essere considerati per futuri tirocini lavorativi e possibilità di impiego.
Si sono inoltre formate alcune attività culturali intorno a Bookbox, anch’esse frutto di collaborazioni con gli enti del territorio, come le giornate dedicate all’inclusione dei ragazzi in collaborazione con il Museo del Libro di Torino, oltre al negozio che raccoglie le creazioni dei ragazzi in laboratorio, con l’obiettivo di esporre e vendere al pubblico.
“Il successo del nostro Bookbox” concludono Luca e Alessandra “è merito di chi ci ha creduto fino in fondo. Possiamo confidare su una grande intercambiabilità e disponibilità di chi collabora, se qualcuno non può essere presente ad un’attività c’è subito qualcun altro pronto a sostituirlo. Avere una ricca rete di collaborazioni ci consente una nutrita partecipazione di persone, dovuta soprattutto alla grande risposta del territorio, già coinvolto nell’aiuto sociale dalla cultura del paese. La nostra volontà è quella di contribuire al futuro dei nostri ragazzi, così che possano trovare un loro posto nel mondo”.