Il progetto Bookbox offre la possibilità di creare e condividere momenti importanti. Un esempio è l’incontro avvenuto tra l’associazione “I Gigli del Campo Onlus” di Cernusco sul Naviglio ed alcuni ragazzi del Bookbox di Cremona, coinvolti nell’iniziativa da Marilena Zacchini (fondatrice ed ispiratrice del progetto) e da Patrizia Chiappa, sua collaboratrice.
I ragazzi che hanno fatto visita all’associazione I Gigli del Campo, hanno avuto un ruolo speciale all’interno del progetto Bookbox: si sono occupati infatti di tradurre racconti in svariate lingue (come l’inglese, il francese o lo spagnolo). I testi considerati sono perlopiù di narrativa infantile (rivolti principalmente ad un pubblico di bambini), ma non mancano racconti di stampo storico- fantastico, a sottolineare la varietà di interessi dei ragazzi che hanno preso parte al progetto, tutti quanti appassionati di storie e favole.
È stata la stessa Marilena Zacchini a spingere per la formazione di questo “sottogruppo” del Bookbox, che ha permesso di valorizzare il talento dei ragazzi coinvolti, amanti delle lingue e dei racconti di storia e fantasia, oltre a mettere in luce la loro competenza come traduttori di testi. Questo lavoro li ha aiutati a sentirsi utili e a far fiorire una bella amicizia tra loro.
“Per alcuni di questi ragazzi– racconta Marilena – questa attività è una parte fondamentale della giornata. Spesso le persone con autismo si trovano facilmente ad affrontare problemi di inserimento in gruppi di coetanei. Il progetto Bookbox può aiutarli ad inserirsi in un contesto simile a quello che poi potrebbe essere il mondo del lavoro.”
È stato davvero commovente vedere l’entusiasmo con cui i ragazzi hanno presentato il progetto delle traduzioni. Hanno illustrato il contesto in cui hanno iniziato a lavorare, per poi spiegare in maniera più dettagliata che libri hanno scelto di tradurre ed il metodo di lavoro da loro utilizzato. L’incontro è stato per loro un’occasione per farsi conoscere in maniera più approfondita raccontando con grande slancio e perizia i dettagli del progetto e della collaborazione che si è istaurata tra di loro. E non solo! Man mano che la conversazione andava avanti i ragazzi, dopo aver vinto la comprensibile timidezza iniziale hanno iniziato a svelare i loro sogni e le loro aspirazioni e anche le loro difficoltà sperimentate nella vita quotidiana.
Il loro giudizio sul progetto Book Box è stato unanime:
“Sono un grande appassionato di lingue – ci confida Matteo, uno dei ragazzi coinvolti – ed il mio obiettivo è quello di far sentire a casa anche i ragazzi stranieri, traducendo testi come “Il Libro della Giungla” o “La lepre e la tartaruga”. L’esperienza mi è piaciuta tantissimo, ma la cosa che mi è piaciuta di più è aver lavorato insieme!”.
“Bookbox è un progetto che mi fa onore – continua poi Alessandro, ragazzo giovane, ma dalle idee molto chiare- e mi fa molto piacere parteciparvi, perché so di stare facendo qualcosa di utile”.
“Il mio desiderio più grande – spiega Paola, ragazza vivace – è di diventare traduttrice, per questo sono molto coinvolta nel progetto Bookbox, adoro fare parte di tutto ciò”.
“Da quando faccio parte di questa iniziativa – conclude Riccardo Josè – mi sento molto più realizzato e più utile alla società. Spero che le abilità imparate nel progetto mi consentano di realizzare il mio sogno nel cassetto: aprire un canale Youtube in cui poter parlare di quello che mi piace”
La visita di novembre a Cernusco è stato solo l’inizio. L’idea è quella di proseguire su questa strada organizzando gli incontri con altre realtà Bookbox sul territorio italiano e forse non solo. La prossima tappa è Piacenza. Non perdiamo la speranza che queste storie che riflettono la passione e la dedizione dei traduttori possano essere apprezzate maggiormente da un pubblico sempre più vasto. Siamo lieti di presentarvi questa iniziativa che ha fatto fiorire talenti e amicizie.